Apprendiamo quindi dalle massime autorità in materia monetaria, Bank of England e Federal Reserve, che si può creare denaro all’istante, senza chiederlo ai mercati e senza dover tassare chicchessia.
Queste sono alcune frasi inequivocabili apparse in una
pubblicazione ufficiale (Quarterly Bulletin) della Banca Centrale del
Regno Unito (Bank of England) nel Marzo 2014, da leggere
attentamente per fugare ogni dubbio:
“Quando una banca fa un prestito ad uno dei suoi clienti,
semplicemente accredita sul conto corrente del cliente un saldo
attivo maggiore. In quel preciso istante viene creato nuovo denaro.
Le riserve della Banca d’Inghilterra sono solo una registrazione
elettronica dell’ammontare dovuto dalla banca centrale ad ogni
singola banca.
Le banche commerciali creano denaro, sotto forma di depositi in
conto, facendo nuovi prestiti. Quando la banca fa un prestito, per
esempio a qualcuno che prende un mutuo per acquistarsi una casa,
generalmente non lo fa consegnando migliaia di sterline in
banconote. In realtà, gli accredita nel conto corrente un deposito
uguale all’ammontare del mutuo. In quel momento viene creato
nuovo denaro. Per questo motivo taluni economisti hanno fatto
riferimento ai depositi bancari come “denaro sorto dalla penna”,
creato da un tratto di penna del banchiere quando concede
prestiti.”
Questa è solo l’ultima di una lunga serie di simili dichiarazioni
pubbliche rese negli ultimi cento anni davanti alla “Commissione
della Camera dei Rappresentanti del Sistema Bancario e della
Valuta” degli Stati Uniti da numerosi Governatori della Federal
Reserve System, e da numerose pubblicazioni ufficiali dello stesso
Sistema Bancario.
La Federal Reserve è la Banca Centrale
americana, di proprietà delle grandi dinastie di Usurai
internazionali: Rothschild, Rockefeller, Warburg, Morgan, Lehman,
Lazard, Goldman, Schiff, Kuhn, Loeb, Sachs, Kahn, nonché una
misteriosa Israel Seif Moses Bank of Italy della quale niente è dato sapere, e altre possibilmente entrate nei cento anni trascorsi dalla
sua fondazione nel 1913.
Per andare subito al cuore del Sistema, riporto un’altra clamorosa
dichiarazione (rintracciabile in Internet) del Luglio 2009 di Ben
Bernanke, l’allora Governatore in carica della Fed. Il giornalista di
“60 Minutes” della Cbs gli chiede, a proposito delle migliaia di
miliardi di dollari che la Banca Centrale americana stava dando in
prestito alle banche commerciali per tentare di arginare la crisi
salvando loro piuttosto che la popolazione:
“È denaro proveniente dalle tasse quello che la Federal Reserve sta
spendendo?”
“Non è denaro proveniente dalle tasse …” risponde Bernanke
nell’intervista, “le banche hanno un conto corrente presso la Fed,
proprio come Lei ha un conto presso una banca commerciale, così
per prestare ad una banca noi usiamo il computer per determinare
l’importo del credito … è molto più simile allo stampare denaro
piuttosto che prestarlo …”.
“Voi state stampando denaro?”, interviene l’intervistatore.
“Sì, in effetti, ed abbiamo bisogno di farlo perché la nostra
economia …” etc. etc.
Questo libro potrebbe terminare qui.
Mentre i politicanti nostrani (o i greci, gli spagnoli, i portoghesi …)
continuano ad aumentare il prelievo fiscale e a ripeterci che non ci
sono soldi per salvare noi dalla miseria e le nostre aziende dalla
chiusura, evocando austerity, Patto di stabilità e Spending review,
sentiamo il Governatore della Banca Centrale più importante al
mondo dire, riferendosi a denaro prestato a banche da salvare,
che:
“Non è denaro proveniente dalle tasse…”.
E da dove proviene, di grazia, questo denaro? Viene forse chiesto,
come si usa da noi, in prestito ai mercati?
Certamente no, perché alla successiva domanda, “Voi state
stampando denaro?”, il Governatore risponde:
“Sì, in effetti ….”
Apprendiamo quindi dalle massime autorità in materia monetaria,
Bank of England e Federal Reserve, che si può creare denaro
all’istante, usando il computer, prestandolo per salvare altre banche
o per acquistare una casa, senza chiederlo ai mercati e senza
dover tassare chicchessia.
Il banchiere privato batte moneta senza averne titolo, mentre lo
Stato, che a quella moneta dà valore d’autorità, preferisce chiederla
in prestito ai mercati o prelevarla dalle nostre tasche.
Chi è il vero sovrano tra Stato e banchiere?
Ha senso tutto ciò?
Certo. Ha uno scopo ben preciso, quantunque pubblicamente
inconfessabile: permettere, con la complicità dell’intera classe
politica, maggioranza e opposizione, il dominio dei grandi Usurai
sulle popolazioni.
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