Proseguiamo con l'ABC della moneta: i meccanismi di una corretta emissione, da un altro brano estratto da "PERCHE' LE TASSE NON SONO DOVUTE"
Capitolo V : Costruiamo un ponte
Niente di meglio che un esempio pratico per comprendere quale sia
la funzione del denaro e i meccanismi di una sua corretta
emissione.
C’è da costruire un ponte di notevoli dimensioni su un territorio
accidentato che ne rende molto problematica la realizzazione.
Una montagna di soldi è a disposizione, ma gli ingegneri non
riescono a superare le difficoltà che si presentano e i materiali da
impiegare (acciaio ed altri metalli uniti a manufatti ultraleggeri) non
offrono sufficienti garanzie.
La tecnologia, per il momento, non è all’altezza.
Nonostante la montagna di soldi, il ponte non si può realizzare.
Secondo caso: c’è la tecnologia, ma i politici, molti per ignoranza ed
altri in malafede, continuano a ripetere che “…non ci sono soldi…”:
la grande menzogna spacciata per verità ad una popolazione
appositamente tenuta ignorante in materia monetaria.
Quando la tecnologia lo permette, si può realizzare qualsiasi
infrastruttura.
Sempre.
Il Ministero dei Lavori Pubblici assegna il lavoro ad una impresa che
dà le sufficienti garanzie.
Una volta eseguito il lavoro, la società civile deve dare il giusto
compenso a ingegneri ed operai dell’impresa costruttrice.
Attraverso lo Stato (ente virtuale creato dalla nostra mente) che ci
rappresenta, emettiamo un documento, una certificazione che
attesti che quei lavoratori hanno portato a termine il compito loro
assegnato e vantano ora un credito nei confronti della società civile.
Il certificato di un lavoro svolto (il denaro che verrà consegnato
loro), misura del valore della loro prestazione, verrà utilizzato come
mezzo di scambio e titolo di richiesta per ottenere beni reali e
servizi dalla comunità debitrice.
Se non ci dovesse essere la necessità immediata di acquistare
merci, quei certificati (biglietti di Stato, non note del banco)
potranno riposare nel cassetto per un tempo indefinito in quanto
sono anche contenitori di valore con potere d’acquisto.
Il certificato di un lavoro svolto diventato un titolo di richiesta per
ottenere beni reali e servizi, funge da unità di misura del valore
dell’opera eseguita, da mezzo di scambio per l’acquisizione di altre
merci, e contenitore di valore con potere d’acquisto sino al
momento dell’utilizzo.
Il ponte è il valore aggiunto per la società, originato dal lavoro.
Il ponte, non il denaro, è la vera ricchezza.
Il denaro è la misura di tale ricchezza, il certificato del lavoro svolto
da ingegneri ed operai che, utilizzandolo nella sua funzione di
mezzo di scambio, possono barattarlo con altre merci e servizi.
Si conclude il baratto tra il lavoro di alcuni con quello di altri.
I certificati ora in possesso di ingegneri ed operai finiranno nelle
tasche di panettieri, falegnami o concessionari d’auto.
Il valore monetario trova origine nel lavoro, la capacità dell’uomo di
trasformare risorse naturali in beni materiali utili.
La sua funzione è quella di rappresentare e manifestare in un
simbolo cartaceo il valore del lavoro svolto per poterlo poi barattare
con merci prodotte da altri.
La capacità umana (tecnologia), grazie all’intelligenza che
contraddistingue la nostra specie, cresce esponenzialmente, e le
risorse che Madre Natura ci mette a disposizione sono praticamente
illimitate: siamo potenzialmente ricchissimi.
Il denaro permette la realizzazione dei progetti. Ecco perché
la moneta è un dono. Uno straordinario strumento di creazione e
diffusione di benessere per tutta l’Umanità. Non può esserlo solo
per una esigua schiera di Usurai fanatici e criminali.
Continua domani ...
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